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NEGOZI VIRTUALE

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"C’è una ragione per ogni cosa. Anche alla morte c’è una ragione. E anche all’ amore perduto. Se la morte ce lo porta via rimane sempre un amore. Assume una forma diversa, nient’altro. Non puoi vedere la persona sorridere, non le porti da mangiare, non le arruffi i capelli… Ma quando questi sensi si indeboliscono, un altro si rafforza. La memoria. Essa diviene tua compagna. Tu l’alimenti, tu la serbi, ci danzi assieme. La vita deve avere un termine, l’amore no."

Mitch Albom, Le cinque persone che incontri in cielo


domenica 3 novembre 2013

Una Storia VERA


E' quel che è 


non è niente più non è un’altra cosa 

non so cos’è 

ma so che sei tu 

la mia stessa sposa... 


Se guardi me e chiedi 
che cosa c’è ma sì lo vedi 
è quel che è 
non è meno o più non è spina o rosa... 

Non solo te 
ma io amo te piu’ di tutto il resto 
che come te 
ci sei solo tu e altro non fa testo 
e guardo te e penso 
chissà perché ma tutto ha un senso 
non solo te 
però senza te non sarebbe questo 
non sarebbe questo 
non sarebbe questo mai 

Per te io taglierò 
vestiti di fiori 
per farci una patria 
di tutti i colori 
e stracci di notte 
su un fuoco di sogni 
che segni le rotte 
del viaggio di sempre 
e allora riempierò 
le tasche di foglie 
per perderci al vento 
per chiamarti moglie 
e le scarpe di sabbia 
per correre il mare 
e mettere in gabbia 
le ali del tempo 
in questa storia... 

Amore mio 
sostantivo tu possessivo io 
che siamo qua 
se anche siamo già a più di un addio 

Però ti spio ancora 
come all’avvio e più di allora 
Amore mio 
quanto poco poi te l’ho detto io 
quanto poco te l’ho detto 
quanto poco ma... 

Per te io lancerò 
un pianto di riso 
per dare la luce 
a un nuovo sorriso 
e pugni di neve 
che bagnano l’aria 
di un tuono più lieve 
di un lungo silenzio 
e dopo brucerò 
i raggi di luna 
per spegnere il freddo 
per te o per nessuna 
e rami e radici 
che legano il mondo 
a giorni felici 
e a sere sbagliate 
in questa storia... 

Io sono stato cieco 
ogni volta che non ho visto te 
e mi son perso spesso inseguendo un eco 
il re dei giullari e il giullare dei re... 

Ma tu sei stata il pozzo per la mia sete 
il galoppo verso la libertà 
lo sbarco dolce nel mare della quiete 
il mio inchino davanti alla realtà... 

Per te raccoglierò 
rugiada di gocce 
per sciogliere il cuore 
coperto di rocce 
e sacchi di sassi 
per darci una terra 
e strade di passi 
di primo mattino 
e allora suonerò 
campane di gioia 
per rompere il cielo 
che è morta la noia 
e canzoni di stelle 
che non ho mai scritto 
e sono più belle 
perche’ sono tratte 
da una una storia vera 
da una una storia vera 
una storia vera 
una storia vera.


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